BrachettiBreve intervista a Leo Ortolani sul sodalizio artistico con il celebre trasformista Arturo Brachetti.

In un recente post sulla tua pagina Facebook hai rivelato che collaborerai con Arturo Brachetti: come è nato questo sodalizio?
È successo che Arturo, lettore di fumetti, abbia sempre avuto in un angolo della sua vulcanica mente l’idea di contattarmi per una collaborazione, alla ricerca di quei cortocircuiti scritti che rendono particolari le sceneggiature di Rat-Man… Mi cita sempre, per esempio, la frase di inizio di una storia che fa più o meno così: “Dicono che mio nonno era morto improvvisamente. Invece ci aveva impiegato 90 anni.”

In cosa consiste la tua partecipazione?
Molto semplicemente mi è stato richiesto di rivedere la sceneggiatura dello spettacolo teatrale “Brachetti che sorpresa!”, che ha già calcato i palcoscenici italiani l’anno passato e che quest’anno troverete (nel caso abbiate visto l’edizione precedente) decisamente cambiato! Il lavoro era abbastanza delicato, perché si è trattato di andare a creare un mondo credibile, sulla base di elementi già fortemente presenti nell’edizione precedente. Anche i dialoghi hanno a volte avvicinato quelli precedenti, a volte modificandoli del tutto, a volte lasciandoli intatti.
Posso dire di avere lavorato a tre diverse versioni, perché mano a mano che la scrittura metteva a fuoco certe idee, Arturo ne aveva altre, che quell’uomo lì come si cambia gli abiti velocemente, con le idee non è da meno. E ogni volta che ne cambia una lo fa sempre in meglio. Così siamo passati da una semplice revisione dello spettacolo originale, alla scrittura di uno spettacolo con un significato completamente diverso. In questa avventura è giunto ad aiutare questa fase di riscrittura anche l’irrefrenabile Davide Calabrese (ben noto per gli Oblivion), che si è prodigato a elargire testi e suggerimenti, mantenendo tutti gli elementi insieme, quelli della scrittura con quelli della scena teatrale e dei numeri da eseguire.

È la prima volta che scrivi per uno spettacolo teatrale?
Dire proprio di sì. Se escludiamo le scenette scout intorno al fuoco. Nonostante i mille impegni editoriali, questa collaborazione artistica con Arturo Brachetti è qualcosa che mi ha destato fin da subito una grandissima curiosità e a cui ho aderito subito con entusiasmo. Non capita tutti i giorni di poter conoscere il mondo del teatro, che tra l’altro amo molto, collaborando con un suo grande interprete.
E poi sono uno che cerca sempre il lato spettacolare e meraviglioso delle cose. Cosa c’è di meglio, di uno spettacolo di Brachetti?

In cosa si differenzia la scrittura per Rat-Man o un fumetto in generale da quella per il teatro?
Quando scrivo per Rat-Man sono solo. Decido tutto, dalla prima all’ultima riga, la messa in scena, gli attori, le battute e come devono recitarle perché è tutto frutto della mia mente. Per uno spettacolo teatrale devi confrontarti con altre persone, con le cose che possono fare o non fare, con i tempi dettati dai numeri di trasformismo, con (in questo caso) una struttura di base che esisteva già e con il desiderio di Arturo di dare un’impronta sempre riconoscibile alle sue opere. Così mi sono avvicinato a questa riscrittura stando molto in ascolto e cercando di imparare la modalità con cui si lavora in questo campo. Ovviamente, questo non mi ha fermato dal puntare il dito sulle parti deboli dello spettacolo, senza troppa pietà, al punto che Arturo una volta mi ha detto “Ma tu sei l’avvocato del diavolo!” E io: “No, Arturo, io sono il diavolo”.

Quando debutterai? Emozionato di assistere alla prima?
“Brachetti che sorpresa!” debutterà a Carpi il 20 febbraio (e per quei primi tre giorni i biglietti sono già esauriti, lo dico per chi li cercasse), spostandosi successivamente a Bologna e poi seguirà la sua tournée, le cui date sono segnalate nel sito dello spettacolo. Io sarò presente il 20, alla prima assoluta e devo dire che sì, sono molto emozionato all’idea. Ma sono ancora più emozionato all’idea dei tre giorni di prove a cui assisterò tra lunedì 16 e mercoledì 18. Per me, che amo i dietro le quinte, sarà quello, il vero spettacolo!

ciaooo
leo