L’immutabile Destino!

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  • Rat-Man Collection 2 – Giu. 1997
  • Rat-Man e i supereroi – Apr. 1999
  • Tutto Rat-Man 1 – Feb. 2002

Rat-Man intraprende un viaggio verso un monastero tibetano per incrementare le proprie forze, così da combattere al meglio la malvagità nel mondo. Una volta raggiunto il monastero, Rat-Man viene affidato alle cure del Dottor Destino: il nostro farà irritare più volte il suo tutore, fino al punto di fargli ottenere un’armatura completa, simbolo e memoria dei suoi errori.

Secondo cross-over con un personaggio Marvel (dopo l’incontro con l’Uomo Ragno in “Legami di sangue!”), in questo episodio Leo affianca a Rat-Man il Dottor Destino, uno dei cattivi più carismatici dell’universo Marvel. La storia non si limita però a uno scontro tra il supereroe e il cattivo come ci si potrebbe aspettare ma va oltre, facendo di Rat-Man un elemento cruciale per le origini del Dottor Destino: l’incontro con Rat-Man avrà effetti negativi su Victor Von Doom, che irritato dall’atteggiamento del supereroe in calzamaglia gialla sfogherà la sua rabbia fino ad essere coperto dall’armatura che lo caratterizza.

Fantastic Four Annual 2

Copertina – In copertina Destino sfoggia un guanto di metallo con cinque dita, mentre in tutta la storia ne ha quattro. L’ispirazione per il disegno viene dalla copertina di Fantastic Four Annual 2.

Pag. 1 – Un guanto di metallo spunta dalla neve. La particolarità di questo guanto è il fatto che abbia cinque dita, l’unica volta a parte la copertina in cui non compaiono cinque dita…
A riguardo, Leo ha spiegato sul nostro forum:

C’è stata ovviamente un’evoluzione stilistica e di soluzioni grafiche che ha accompagnato la realizzazione di questa serie, ed è tutt’ora in atto (spero!)…
All’inizio la questione delle quattro o delle cinque dita era fluttuante… Da un lato, ne mettevo quattro perché i miei fumetti sono poco realistici, dall’altro sceglievo di metterne 5 a personaggi importanti o ospiti illustri, come Destino… Ma alla fine era tutto lasciato all’istinto. È ovvio che una mano in primo piano volesse 5 dita, mentre in piani secondari ne metto sempre tre, per fare la manina ponfa… Come poi tanti hanno già visto nei manga, dove la deformazione grottesca dei personaggi fa sì che ogni riferimento anatomico venga stravolto. Facevo così relativa attenzione a queste cose, anche perché ero e sono sempre più preoccupato che la storia sia bella. Così mi “sbagliavo”, se di sbagli possiamo parlare. Mi ricordo ancora la mitica Grazia Nidasio, autrice di Valentina Mela Verde, che una volta aveva fatto ammenda presso i suoi lettori se talvolta, sotto il peso del lavoro e della stanchezza, disegnava personaggi con sei dita! Io non ci ho mai fatto caso, e poi ero troppo preso dalle sue storie per soffermarmi su questi particolari.
Ultimamente ho più o meno optato per 4 dita per tutti, ma non escludo che siano disseminate ancora 5 dita in qualche primo piano, o in qualche personaggio. A parte la “Mano di Dio” della quadrilogia di Dio, ovvio!

Pag. 3 – Anche il monaco sembra essere dipendente dalla sindrome delle dita che Leo ha appena spiegato: dopo aver ricevuto una martellata, la sua mano acquista un quinto dito, mentre per tutto il resto della storia ne ha quattro.

Pag. 4 – Nella sesta vignetta il grande volto è una fornace che rappresenta un idolo, mostrata anche nella serie Fantastici Quattro.

Pag. 6 – Ho il vago sentore che la gag nella seconda vignetta riporti un trauma infantile di Leo…

Pag. 7 – Il quadro della madre di Destino fa parte dei vari mezzi attraverso i quali Victor Von Doom la venerava; Stan Lee e Jack Kirby però non ci avevano mai rivelato che avesse una seconda identità come Susi Gorgoglio…

Pag. 10 – Nella terza vignetta, Rat-Man si dispiace di aver rotto la tazza di Destino mentre cercava di riparare lo sgabello… Ma la tazza l’ha rotta lo stesso Destino, nella sesta vignetta di pagina 8!

Pag. 15 – L’incidente di laboratorio al quale Destino fa riferimento è il tentativo di viaggiare fino al mondo ultraterreno, esperimento fallito che ha causato la cicatrice che, a detta di Victor, gli ha deformato il viso.

Pag. 18 – Rat-Man si chiede se potrà mai ricambiare i favori che Destino gli ha fatto; proprio in quel momento parte il razzo che, per colpa di Rat-Man, non ha a bordo le schermature ai raggi cosmici. Questa mancanza sarà la causa della trasformazione di Reed Richards e compagni nei Fantastici Quattro, dotati di poteri con i quali riusciranno a sconfiggere più volte il Dottor Destino.


Personaggi

  • Rat-Man
  • Monaco maestro
    Direttore del monastero tibetano che dà asilo a Rat-Man e al Dottor Destino. È profondamente paziente e gentile; gestisce il monastero attraverso una serie di regole che i suoi sottoposti devono rispettare se non vogliono essere ricoperti di metallo ma, nonostante questo, è disposto a perdonare alcuni errori dei monaci.
  • Dottor Destino
    Victor Von Doom è un uomo indurito dalle avversità e sa fin troppo bene cosa significhi essere incompreso, abbandonato, perseguitato e disprezzato. Figlio di una strega e di un guaritore gitano, Victor perse i genitori per colpa dei baroni della nazione di Latveria, e per questo giurò eterna vendetta al mondo. Con l’ausilio degli arcani oggetti appartenuti alla madre, Victor cominciò ben presto a praticare la magia nera diventando un potente stregone privo di sentimenti. Non pago, volle anche studiare con determinazione ogni disciplina scientifica per diversi anni.
    La rovina di Von Doom fu la sua presunzione. Dopo aver costruito una macchina per viaggiare nel mondo ultraterreno e incontrare così la madre, volle testarla senza prima ricontrollarne i progetti. La macchina funzionò perfettamente… ma solo per 2 minuti e 37 secondi; quando esplose ferì al volto Von Doom, che pagò a caro prezzo il suo orgoglio. L’esplosione gli aveva infatti lasciato una cicatrice che gli aveva completamente sfigurato il volto. Dopo l’espulsione dal college a causa del suo rischioso esperimento, Von Doom comincia a girare il mondo con il volto bendato, come una specie di mummia vivente in cerca di una cura miracolosa. Arrivando in un villaggio di monaci tibetani, chiede di realizzare un’armatura e una maschera di metallo per nascondere la sua deformità; con queste coperture quasi indistruttibili, Von Doom torna a Latveria, dove rovescia il governo in carica e si insedia come monarca assoluto con il nome di Dottor Destino.

Locations

  • Terre innevate del Tibet
  • Monastero tibetano
  • Centro spaziale