di Leo Ortolani

L’epoca dei supereroi

“Non esiste solo l’Ombra. All’inizio, forse. All’inizio era così. Poi Dio disse ‘Sia la luce!’ È così che è iniziata. Adesso la Luce è una gigantesca organizzazione che opera in tutto il mondo perché l’Ombra non prevalga.” (Samuel Krik; RM 67/TRM35)

Non sappiamo con esattezza cosa accadde prima delle vicende raccontate su Rat-Man. Possiamo solo immaginare che l’eterna lotta tra il bene e il male, tra la Luce e l’Ombra si sia protratta nei secoli, giungendo fino a noi. Le prime notizie in nostro possesso risalgono alla fine degli anni ’40, quando il Paese Senza Nome attraversa un momento di grande difficoltà. La Seconda Guerra Mondiale è appena passata, l’economia è in ginocchio sui ceci e l’umanità sbanda senza guida, nelle tenebre. Non sappiamo chi sia L’Ombra, negli anni precedenti il 1954, ma il suo dominio è assoluto e niente e nessuno sembra in grado di contrastare il suo potere. Eppure, per quanto l’Ombra si stenda sugli uomini, la speranza riesce a farsi strada nei loro cuori. È il 1949, quando qualcuno alza lo sguardo verso il cielo e vede IL PIPISTRELLO, il primo supereroe

“Era solo un uomo, ma lo chiamavano supereroe perché riusciva dove tutti avevano fallito. E sai perché? Perché credeva in se stesso. In ciò che era e in ciò che faceva.” (Il Maestro; RMC 19/TRM11).

Dopo di lui arrivano gli altri: SAETTA, IL RIPULITORE, IL FANTASMA AZZURRO e TROTEO. L’ultimo a unirsi al gruppo è IL LUPO, il più giovane. Il più ribelle. Quello che l’Ombra userà per distruggerli tutti. Ma per più di dieci anni, dal 1949 al 1965, le tenebre devono arretrare, nascondersi e chinare la testa davanti alla Luce. Verrà chiamata L’EPOCA DEI SUPEREROI.

“Era un’epoca a modo suo felice e spensierata, dove i bambini si davano ancora fuoco per imitare la Torcia Umana… E la Donna Invisibile era la prima compagna per molti ragazzi… In effetti nessun Uomo d’Acciaio era arrivato dallo spazio… E da Hiroshima in poi le radiazioni avevano creato solo superstiti… Ma i supereroi esistevano veramente! Li guidava il PIPISTRELLO e si facevano chiamare LA SQUADRA SEGRETA!” (Il Maestro; RMC 17/TRM10).

I supereroi incarnano le speranze degli uomini, il loro desiderio di giustizia e di pace. Mostrano loro la strada per uscire dalle tenebre. Sono il simbolo vivente della rinascita del Paese. E fino a che gli uomini crederanno in loro e li seguiranno, la Luce trionferà sul mondo. Perché i supereroi vengono dagli uomini e dagli uomini traggono la loro forza.

“Un supereroe non può fare niente, se la gente non crede in lui. Se lo abbandona.” (Joseph Klavius; RMC67/TRM35).

In un certo senso, è il Professor Joseph Klavius, a creare i supereroi. Non basta che un supereroe si riveli agli uomini. Gli uomini lo devono accettare. E Klavius fa di tutto, perché questo avvenga. Ne pubblica i fumetti. Li fa conoscere. Li fa amare. Chiamato semplicemente “Il Professore”, ha combattuto per tutta la vita dalla parte della Luce. Ma Klavius è già vecchio e deve trovare qualcuno che continui la sua opera dopo di lui. Qualcuno che creda nei supereroi. Qualcuno che abbia fede nella Luce. È il 1954 quando un giovane agente di polizia, Samuel Krik, cade nella trappola del pericoloso Bandito Precisino. Sono i suoi ultimi istanti di vita. Ma non supplica il bandito. Non tenta di disarmarlo. Samuel Krik alza lo sguardo verso il cielo, in cerca di aiuto. In cerca di un supereroe. Perché Samuel Krik crede nei supereroi. E questo cambierà la sua vita. Così alza lo sguardo verso il cielo e vede il Pipistrello. È la salvezza. Quando il Professore incontra Samuel, su consiglio del Pipistrello, non ha dubbi. La Luce è potente in questo ragazzo. Sarà Samuel Krik, il futuro capitano della Polizia della Città Senza Nome, a portare avanti la sua missione. Ma nascosta nei più remoti angoli della Terra, l’Ombra prepara il suo ritorno. L’Epoca dei Supereroi è frutto dell’incapacità di colui nel quale si è incarnata nel 1924. All’Ombra non importa che questi abbia lavorato bene in passato. Che sia il responsabile di una guerra mondiale. Da sempre, all’Ombra interessa solo se stessa. E adesso ha bisogno di un nuovo ospite. Di un corpo ancora fresco e incorrotto. Così abbandona il guscio ormai vuoto e striscia alla ricerca del corpo di Boda Valker. Perché “Mister Boda” è un criminale spietato, brillante, con il desiderio di governare il Paese Senza Nome attraverso la paura e la corruzione. E il desiderio degli uomini attira l’Ombra. In una notte senza vento, l’Ombra lo raggiunge e si incarna in lui, davanti agli occhi del figlio Janus Valker, di otto anni,. E ciò che vede Janus, richiede un prezzo.

“Era solo un bambino,ma non chiuse gli occhi, non girò la testa. Suo padre non era riuscito a proteggerlo. E lui giurò che non avrebbe ripetuto il suo errore. L’errore di generare un figlio.” (RM 67/TRM35)

Quando Samuel Krik arriva sul posto è troppo tardi. Boda è ormai scomparso e Janus si nasconde nel buio: i suoi occhi non possono sopportare la luce, la sua pelle, i suoi capelli, sono diventati completamente bianchi. L’Ombra lo ha contagiato. Ancora giovane e inesperto, Krik disobbedisce agli ordini del Professor Klavius e nel tentativo di salvare il bambino cerca di portarlo dove lo possano curare, invece di tenerlo al riparo dalle ombre. E appena fuori dall’edificio, Boda Valker, L’Ombra in persona, gli sottrae il piccolo Jan. Boda e i suoi uomini (i Governativi) iniziano a guidare di nascosto il paese, a influenzare l’opinione pubblica. Impiegano dieci anni prima di poter raccogliere i loro frutti avvelenati. Chi sono i supereroi? Perché si nascondono dietro una maschera? Perché agiscono senza il controllo del Governo? E se un giorno si rivoltassero contro i cittadini? L’Ombra torna a strisciare nel cuore della gente, facendovi germogliare il dubbio e la paura. La fede degli uomini vacilla, e così la forza dei supereroi. La Squadra Segreta è sotto attacco. Gli stessi Governativi cercano di usarla per i loro scopi. La pressione è troppa. Le cose sono cambiate velocemente. Non vi è malizia, nei supereroi, e questo li rende incapaci di reagire alla marea di calunnie che continua a salire. Agli inizi del 1965 la Squadra Segreta decide di sciogliersi. Per sfuggire alle manovre del Governo, si smascherano al termine di una conferenza stampa. Tornano a una vita normale. Nessuno, in questo modo, li potrà più usare.

“Non fu una bella idea: da quel momento, chiunque avesse dei conti in sospeso con la Squadra sapeva tutto di loro… Chi erano… Con chi vivevano… Dove vivevano…” (Rat-Man; RM 4/TRM3)

Ancora giovanissimo, nel 1965 Jan Valker è un brillante scienziato, nonché uno spietato killer al servizio del padre Boda e degli Uomini Ombra. Jan ha trovato il modo di replicare la mente umana, partendo dall’ipotesi che questa sia costituita da impulsi elettromagnetici e quindi registrabile su un supporto, come una serie di dati. Grazie a questa scoperta crea IL GUARDIANO, un gigantesco robot in grado di rintracciare i supereroi, ovunque essi si nascondano, semplicemente seguendo lo schema mentale particolare che li caratterizza. Jan ha intenzione di utilizzarlo per sterminare la Squadra Segreta, la cui condanna a morte è stata già emessa da Boda, dopo lo scioglimento del gruppo, ma accade un imprevisto. Il Lupo, che non ha mai potuto soffrire l’autorità del Pipistrello, e che da sempre desidera il comando, tradisce la Squadra e attira i suoi vecchi compagni in una trappola organizzata insieme a Georges Takros, un agente di Boda. È il marzo del 1965. Una bomba termica esplode all’interno della Cattedrale della Città Molto Grande, dove i componenti della Squadra Segreta si sono radunati per un’ultima volta. Solo il Lupo si salva. Il Governo viene accusato di essere coinvolto nell’attentato, il Paese è sull’orlo di una rivolta. È la Luce, che cerca di lottare con tutte le sue forze per non soccombere, ma l’Ombra è troppo potente, ormai, e niente la può fermare. Così, per gettare un responsabile in pasto alla folla, il 20 marzo del 1965 Jan uccide Takros, inscenandone il suicidio, e addossandogli ogni responsabilità della strage. Il caso viene chiuso tra mille polemiche. Ma una alla volta, ogni voce di protesta viene fatta tacere. E nel silenzio più assordante, termina l’Epoca dei Supereroi.

“Anche se erano solo uomini, li chiamavano supereroi perché riuscivano a fare cose incredibili. Forse perché credevano in quello che facevano. Per questo li uccisero. Dopo, le cose non furono più le stesse. Arrivarono altri a prendere il loro posto, ma li chiamarono UOMINI IN CALZAMAGLIA. Fu l’inizio del caos. Il gregge si disperse, i pastori si moltiplicarono e la gente smise di guardare verso il cielo. Ma io vi dico che una pianta non muore, senza dare frutto…” (Il Maestro; RM 17/TRM10)

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