di Leo Ortolani

La seconda squadra segreta

“Saetta, il Ripulitore, il Fantasma Azzurro, Pipistrello, Tròteo. E Lupo. La Squadra Segreta Originale. Le loro gesta erano avvolte dalla leggenda. I loro costumi sono entrati nella storia. La loro fine orrenda ha fatto tremare il mondo intero. Poi siamo arrivati noi. Fulmine, Tresh, Spettro, Rat-Boy, Karpa. La Seconda Squadra Segreta. Abbiamo raccolto da terra quella loro stessa bandiera, simbolo di libertà e giustizia, e insieme abbiamo cercato di issarla sul pennone della democrazia, perché ancora una volta garrisse, orgogliosa, nel cielo limpido della nazione! È stato quando Tresh è rimasto impigliato nelle corde.” (Rat-Boy; RM4/TRM3)

1980. Il ritorno della Squadra Segreta è un evento straordinario. Il lancio mediatico avviene in grande stile. Milioni di magliette e di maschere vengono vendute in pochi giorni. Vengono prodotti i pupazzetti dei personaggi della Squadra e addirittura un film, “SQUADRA CHE VINCE”. I nuovi supereroi affrontano avversari del calibro dell’Uomo-Geologo, dell’Incredibile Donna Bionda, di TIK e TOK il Signore del Tempo e del MIMO, sotto la guida del LUPO, unico sopravvissuto della Squadra originale Il Lupo partecipa di rado alle azioni, limitandosi a intervenire solamente quando c’è bisogno. La loro base è la TANA, dove passano la maggior parte del tempo a riposare, perché i rischi e gli sforzi psicofisici continui non mettano a rischio il loro equilibrio mentale.

“Non voglio che voi diventiate supereroi con superproblemi come eravamo noi!” (LUPO; RM32/TRM17 )

Nessuno sospetta che i supernemici della Seconda Squadra Segreta siano in realtà creati nei laboratori di ALTROVE dagli stessi scienziati che hanno creato la Squadra stessa. Mentre Abbard e gli altri collaboratori preparano e modellano i corpi, Jan Valker, utilizzando la sua apparecchiatura in grado di scrivere e registrare su disco dei falsi ricordi, produce le diverse personalità criminali da impiantare nella memoria dei soggetti. La nuova era dei supereroi è tutto un bluff, realizzato dal Governo per ottenere l’approvazione dei cittadini.

“Mio padre lavorava qua. Esattamente non sapevo quale fosse il suo lavoro. (…) Una volta avevo trovato un dischetto con sopra scritto KRUUX. Secondo me c’era sotto qualcosa…” (Rat-Boy; RM32/TRM17 )

Nonostante tutto sia realizzato a perfezione, la Seconda Squadra Segreta non piace alla gente. Non hanno carisma. Sono diversi. Anche i tempi sono cambiati. Lo stesso LUPO incoraggia i ragazzi all’uso delle armi, a differenza della Squadra originale che non ne aveva.

Tresh: “Mi domando se usiamo le armi perché non c’è più una morale, o se non c’è più una morale perché usiamo le armi!” Rat-Boy: “Eh?” (RM32/TRM17)

Poiché i membri della Seconda Squadra Segreta sono giovanissimi, il Governo viene accusato di mandare dei ragazzini a combattere il crimine. Inoltre, la Seconda Squadra si scontra spesso con gli “uomini in calzamaglia”, i supereroi nati spontaneamente dalle ceneri e dalle leggende della Squadra originale: l’UOMO VESTITO DA RAGNO, l’UOMO DELLE STELLE, l’UOMO MERAVIGLIA e tanti altri. Costoro rivendicano per se stessi l’eredità dei primi supereroi.

“Siamo NOI i VERI supereroi! NOI abbiamo seguito l’esempio dei nostri predecessori! Abbiamo raccolto spontaneamente la loro eredità, mettendoci al servizio del bene e della giustizia! LORO sono soltanto il frutto di ESPERIMENTI! Sono TOPI di laboratorio!” (L’Uomo vestito da Ragno; RM32/TRM17)

Gli scontri proseguono al di fuori dei dibattiti televisivi, in strada. Il Lupo, vedendo la sua autorità messa in pericolo dagli “uomini in calzamaglia”, non esita ad attaccarli fisicamente, mostrando la sua natura di predatore, pronto a uccidere.

“Il Lupo e l’Uomo con il costume da Ragno stavano lottando ferocemente, mentre la folla intorno a loro urlava, come in preda a una sanguinosa frenesia… Alcuni incitavano il Lupo… Altri l’Uomo con il costume da Ragno… Altri scommettevano su chi dei due avrebbe vinto. Sembrava di essere in un’ARENA.” (Rat-Boy; RM32/TRM17)

Contemporaneamente a tutto questo, si affaccia all’orizzonte una nuova moda, destinata a scalzare la notorietà dei supereroi: arrivano i MANGA. Rat-Boy inizia ad avere dei dubbi sulla sua vita in costume. Oltretutto si innamora di una ragazza, Kimmy Belland, che detesta i supereroi e che lo mette davanti a una scelta. O lei, o Rat-Boy.

“Oggi non potrei dire che il mio sogno si sbriciolò all’improvviso. Piuttosto si crearono, piano piano, delle crepe…E io restai a guardarle senza riconoscerle.” (Rat-Boy; RM32/TRM17)

Mentre la LUCE soffre per questa mancanza di fede nei supereroi, l’OMBRA sta per scegliere un nuovo successore. La Seconda Squadra Segreta voluta da Boda è chiaramente un fallimento. Boda capisce di avere poco tempo e cerca di convincere Janus ad accettare la successione. Ma Janus non è interessato a diventare l’Ombra. Il suo unico interesse è per la conoscenza totale.

18 settembre 1984. Jan: “Non mi unirò mai all’OMBRA, lo sai.” Boda: “Ma tu non hai scelta, ragazzo mio… È l’OMBRA che TI HA SCELTO. Da sempre. Certo… Puoi continuare a lottare per la tua… Libertà… Hai una moglie… Il suo amore ti ha protetto per un po’… Ma sai anche tu che non potrà farlo ancora a lungo… L’OMBRA ti consumerà lentamente… E alla fine sarai comunque suo. Essa ha posto il suo SEME dentro di te, tanto tempo fa… E quel seme è cresciuto… E ha FAME, Jan…” (RM32/TRM17)

Boda ha ragione. La moglie di Jan, KALISSA, si sta ormai allontanando da lui. Il cuore di Jan viene riempito lentamente dall’OMBRA, e l’amore per Kalissa, l’unica cosa che potrebbe salvarlo, svanisce senza rumore. Il Tenente KRIK, agente della LUCE, è rimasto il solo ad avere ancora fiducia nel futuro e nei supereroi. Il Professor KLAVIUS non potrà più aiutarlo: soffre di Alzheimer ed è affidato alle cure di un giovane e solerte maggiordomo: ARCIBALDO.

“Non dobbiamo perdere la speranza, professore! QUALCUNO verrà, ne sono sicuro!” (Samuel Krik; RM67/TRM35)

Nell’autunno del 1984 le cose precipitano. L’OMBRA ha ormai abbandonato Boda, e Joba, preparandosi a succedergli, incarica il Lupo di eliminarlo. Questi, con il pretesto di catturare il supercriminale ricercato dalle polizie di tutto il mondo, conduce la Squadra negli appartamenti di Boda e lo uccide, davanti agli occhi dei ragazzi. L’omicidio a sangue freddo suscita sdegno e paura nell’opinione pubblica. È la fine per i supereroi del governo. Non riusciranno più a cancellare questa macchia. È troppo anche per Rat-Boy, che decide di abbandonare la Squadra e di iniziare una nuova vita con la ragazza che ama, Kimmy. La crisi della Seconda Squadra Segreta investe i laboratori di Altrove, che in poco tempo vengono smantellati. Gli scienziati che hanno lavorato al PROGETTO RINASCITA si disperdono, in cerca di nuovi obiettivi. Anche Jan Valker si appresta ad abbandonare Altrove, separandosi dal fedele assistente JORGESSON. Ma Jan ha ben altri problemi che il fallimento del progetto. Senza più l’amore di Kalissa a proteggerlo, Jan sa che l’OMBRA lo prenderà. Come suo padre Boda 30 anni prima, vuole fuggire e salvare suo figlio Deboroh, Rat-Boy. Se riuscirà a nascondersi, a scappare lontano, l’OMBRA prenderà Joba, e lui sarà salvo. E forse potrà ricominciare una nuova vita, ricostruire la sua famiglia. Ma nonostante i propositi di rinuncia di Jan, Joba non vuole rischiare. Vuole distruggere il fratellastro, una volta per tutte. Così gli rivela che Deboroh non è suo figlio. È solo uno dei numerosi figli della famiglia LA ROCCIA, dimenticato tanti anni fa in un grande magazzino, durante una colossale e caotica svendita.

“I figli sono il nostro futuro! Certo… I miei sono tutti dei gran monelli, tranne QUESTO, che ci dà un sacco di soddisfazioni!” – Io sono il figlio dei vicini, signor La Roccia.- (Sig. La Roccia; RM34/TRM18)

Tanti anni passati nell’illusione di una vita normale, vengono spazzati via. Jan è solo. È sempre stato solo. Ma l’inganno non cambia le cose. Per lui, Deboroh è sempre suo figlio e deve proteggerlo dall’OMBRA, allontanandolo da sé. Così, mentre i laboratori vengono chiusi, con l’aiuto delle sue apparecchiature cancella dalla memoria di Deboroh tutti i ricordi che lo riguardano. Nel giro di 24 ore Deboroh La Roccia non ricorderà mai di avere avuto Janus Valker come padre.

Deboroh: “Ma papà… Perché lo hai fatto?” Jan: “Perché io non sono tuo padre, Deboroh.” (RM34/TRM18)

Joba li attacca all’improvviso, mutilando Jorgesson del braccio destro e minacciando Deboroh. Jan è costretto a ricorrere ancora una volta al potere dell’OMBRA e lo uccide. Ormai è troppo tardi per scappare o per salvare la sua anima. L’OMBRA sta arrivando a prenderlo. Tutto ciò che può fare è mandare via Deboroh, “il figlio migliore che abbia mai avuto”.

“Mentre correvo via, ogni tanto mi voltavo indietro a guardarlo. Mio padre si faceva sempre più piccolo e indistinto… Sempre più lontano e confuso… Finché l’ultima volta che mi girai, vidi soltanto un’ombra.” (Deboroh La Roccia; RM34/TRM18)

Rat-Boy abbandona il giorno stesso la Tana e la Seconda Squadra Segreta. Come previsto in questi casi, il Lupo gli consegna una busta in cui sono contenuti i dati per ricostruirsi una nuova identità, una nuova vita. Recatosi immediatamente a casa di Kimmy, per un grossolano equivoco crede che la ragazza abbia già un altro. Tutti i suoi sogni sono infranti e decide di tagliare ogni legame con il passato. Getta via la busta che Lupo gli ha dato e con la sola compagnia dell’inseparabile orsacchiotto Piccettino, sale sul primo treno in partenza, lasciando per sempre la Città Molto Grande. È il 9 novembre del 1984.

“Il tempo dimostrò che avevo torto, e non ero riuscito a ricreare in laboratorio degli eroi, ma solamente dei disadattati.” (August Abbard; RM4/TRM3)

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